Nato a Lentini (Siracusa) il 29/10/1964, trascorre l’infanzia in Val Camonica ed è lì che comincia, durante gli studi liceali, ad interessarsi all’arte.
La sua prima fonte d’ispirazione è l’arte rupestre che studia per diversi anni affiancato e stimolato dall’archeologo Ausilio Priuli. Questi studi lo portano ad intraprendere un percorso artistico che inizia con una fase di sperimentazione, in cui l’immagine è fortemente condizionata dall’idea di semplificazione propria delle incisioni rupestri, unita allo studio di diverse tecniche: dalla pittura su ceramica, all’incisione su legno, fino alla pittura su terracotta.
Trasferitosi a Firenze (dove si laurea in ingegneria civile e dove consegue un master in diagnostica del restauro) approda definitivamente alla pittura su olio e nel corso degli anni si avvale del prezioso insegnamento di alcuni maestri tra cui Carmine Fontanarosa, Paolo Nuti, Antonio Biancalani e, negli ultimi anni, Giuseppe Sciortino.
L’artista così descrive il suo lavoro:
“Mi interessa oggi cogliere i momenti. I miei quadri raccontano momenti. I momenti sono frazioni del tempo nei quali accade qualcosa e questo qualcosa non è necessariamente un movimento. Al di là di una certa opinione comune, generalizzata, secondo la quale cogliere un attimo equivale a cogliere un movimento, per me, gli attimi sono al contrario momenti di pura staticità. Abbiamo bisogno di staticità: nell’attimo mi piace piuttosto cogliere un pensiero, un’emozione. Qualcosa di veramente inafferrabile”.