Non sono abituata a raccontare il mio processo creativo.

Mi piace vedere le immagini come dei viaggi: una volta completata un’opera, si chiude un capitolo della mia vita.
Questa volta è diverso, però.
Questa volta la storia è più significativa,
perché è la storia di tutti.

Per la prima volta tutti noi ci troviamo nella medesima condizione.

OGNUNI di noi in isolamento, a disposizione una quantità indeterminata di tempo
che ci obbliga a tornare consapevoli della nostra essenza,
a ritrovarci, a riscoprire interessi
e a riconoscerci per quello che siamo davvero.

Per, poi, raccontarci agli altri in modo nuovo,
come forse non siamo mai visti.

Perché proprio da questa convivenza forzata con noi stessi,
emerge la sincera necessità dell’ altro,
di una comunità, di una famiglia che ti ami
e di amici con cui puoi tutto.

Il racconto di OGNUNI di noi è iniziato molto prima della pandemia,
ma in questo momento è diventato più di un racconto,
più di un progetto artistico.

OGNUNI è diventato il diario del tempo che mi è stato donato
e a cui ho deciso di dedicarmi.

In OGNUNI sono ritratti gli amici,
che ruotano intorno alla vita,
come per gioco ho iniziato a ritrarli,
durante le conversazioni su Skype,

OGNUNI nelle loro pose,
nelle loro tipicità, caratteristiche uniche.

Mai come adesso sono consapevole di quanto OGNUNI di loro
abbia determinato la mia esistenza
e quanto ogni singola esperienza con gli altri determini chi siamo,
cosa sappiamo e cosa facciamo.

Tu sei OGNUNI di loro.